Come festosamente annunciato giovedì scorso, questo fine settimana me la sono spassata al Salone del Gusto.
Ora, parlare per fila e per segno del Salone sarebbe impresa titanica, tanto per me, che dovrei ricordare le centomila cose viste-assaggiate-testate-ritestate, quanto per voi, che dovreste sorbirvi un lunghissimo e dettagliatissimo (si, perchè al Salone era tutto -issimo!) racconto. Ma sarei davvero una dissennata se non vi parlassi un pò di questo evento.
Dovete accontentarvi di queste poche foto di infima qualità, le uniche, peraltro, che ho scattato. Ero troppo impegnata a mangiare e annotare nomi impronunciabili di cui mi sarei scordata di lì a un nanosecondo! Se volete rifarvi gli occhi, andate da chi è stato molto più bravo di me!
Il Salone è un concentrato di gente, mondi, cibo, scoperte, energia, vita.
Nonostante l'enormità dell'evento, il numero di espositori e la marea umana, ho trovato un'organizzazione davvero ben gestita. In qualunque stand mi sia fermata (anche la domenica, negli orari di punta) ho mangiato, aspettando il tempo giusto (insomma, le file c'erano, ovviamente, ma scorrevano bene). Cosa che sembrerebbe banale, ma a quanto pare non lo è (piuttosto, ci si sarebbe accorti del contrario, come accaduto altrove).
Il numero di stand mi ha lasciata sbalordita. Erano così tanti che, a malincuore, ho dovuto saltarne alcuni. Ma è stata la qualità complessiva a colpirmi. Intendo dire che in un tipo di manifestazione così estesa si sarebbe potuto inserire un pò di tutto, mascherando il mediocre dietro l'eccellente. Per fortuna, non è accaduto. Con questo non voglio dire che tutto mi ha entusiasmato e che collocherei tutti i prodotti a livelli di eccellenza. Ma credo che qui giochino almeno due fattori: il gusto personale e la cultura/esperienza gastronomica. Sicuramente ho mangiato un pane di segale migliore di un paio di pani provati lì. Ma avevo risalito delle impervie montagne tirolesi per trovarlo. Quante persone hanno voluto/potuto fare lo stesso? Potrei fare lo stesso ragionamento per altro. In sostanza, quindi, dico che non ho trovato prodotti pessimi, come pure so di aver trovato le eccellenze della gastronomia italiana. In fondo il Salone è un pò un caleidoscopio: bisogna saper scegliere e, se necessario, evitare.
La forza del Salone sta nella gente, e nelle idee. E' stato entusiasmante osservare come ciascuno avesse voglia di comunicare, di far conoscere il proprio prodotto, raccontare una storia di famiglia o dar voce ad una popolazione sconosciuta. Perchè se è vero che di cibo si (soprav)vive, è altrettanto vero che il cibo viene dalla terra, intorno ad esso si articolano i mercati e si sviluppano molte più dinamiche di quante pensiamo quando facciamo la spesa. Slow Food e Terra Madre vogliono attirare l'attenzione anche su questo. E, devo dirlo, respirare a pieni polmoni queste idee, vedere tanti ragazzi interessati, percepire questo anelito alla consapevolezza e al rispetto mi ha resa felice.
COSA MI E' PIACIUTO
Le cucine di strada. Leggasi anche "come rimpinzarsi con ingordigia ed estremo godimento, a spasso per l'Italia (e non solo) nel raggio di pochi metri". Per il prossimo anno chiederei gentilmente agli organizzatori di aumentare il numero degli espositori, magari anche più cucina internazionale, chè, si sa, l'appetito vien mangiando! Chi firma la petizione?
Gli orti del Salone. Il Salone vi da il benvenuto con dei mega vasi dislocati alle entrate: erbe aromatiche e ortaggi. Un messaggio rapido ed efficace, tanto per dire che le carote non nascono nelle vaschette di polistirolo! Solo per bambini?
Lurisia. Trovare il Chinotto Lurisia è sempre un momento di gioia. Ne berrei litrate. A parte questo, vendere delle bottiglie d'acqua da mezzo litro a 50 centesimi l'ho trovata una scelta particolarmente giusta (visto il contesto).
Garofalo. Uno stand tutto nero, dove è l'oro della pasta a spiccare su tutto. Ma non solo. Encomiabile la ricerca sul grano duro di alta qualità in Italia e il tentativo di creare degli incarti eco-sostenibili, eco-compatibili. Divertenti e veraci i momenti dedicati ai bloggers e alle loro ricette. Perchè i bloggers non sono macchine da pubblicità, ma amanti della buona tavola e attenti conoscitori delle etichette, ed è bello che qualcuno dia loro un risalto diverso dal solito.
I mercati del Salone. Potrei anche dire il paese dei balocchi.
Se per mesi avete cercato invano proprio-quel-prodotto-lì minacciando di partire per il deserto dei Seri a patto di trovarlo, beh, potete posare i bagagli!
Il mio proposito, dunque, di qui a due anni, è di prender nota di tutto l'introvabile e arrivare assolutamente preparata all'acquisto (sarà una banalità, ma di fronte a tutto quel cibo quasi quasi non sapevo cosa comprare!).
Gli incontri. Questa è stata l'occasione buona per mettere alla prova il mio francese, allo scopo di capire cosa c'è dietro uno straordinario formaggio di malga prodotto sui Pirenei, ma anche per dare sfoggio dell'italica abilità del linguaggio a gesti, nel tentativo di stabilire una connessione verbale con il ragazzo austriaco del cavolo (proprio nel senso che cuoceva il cavolo!). E poi ci sono stati gli incontri con altri bloggers, ed è stato stranissimo sentire la loro voce o guardarli dritto negli occhi. Insomma, tanti piccoli scambi che hanno reso quest'esperienza ancora più intensa e divertente.
VOGLIA DI...
Bombetta pugliese
Patè di alghe galiziane
Pane di segale della Val Müstair
Cardo gobbo crudo sale e olio
e tanto altro...
Dora, che bel resoconto!! per me è stato un po' diciamo, di corsa, la confusione, il poco tempo e le tante cose da vedere mi hanno sopraffatta!! è stato un vero piacere associare un volto e una voce ad un'amica che leggo così volentieri!! Sai una cosa?? ti immaginavo tutta in un altro modo!! scappo a dormire, notte!!
RispondiEliminaDiao Dora, è stato un piacere incontrarti anche solo per un attimo.
RispondiEliminaNon mi era mai capitato di essere riconosciuta per lo smalto!!
Un abbraccio
Io devo scusarmi con te che giorni fa sei passata da me chiedendomi se sarei stata al Salone e non ho avuto modo di risponderti.
RispondiEliminaAvrei dovuto andare, era tutto programmato da un mese, invece all'ultimo c'è stato il classico inghippo: me ne dispiace molto, ci tenevo a venirci e posso dire che anch'io ti avrei conosciuta con grande piacere.
Spero capiti presto un'altra occasione..
Un abbraccio
Bello, bello, bello........la prossima volta organizziamo un mini gruppo foodblogger e andiamo tutti insieme, sai che bello!!
RispondiEliminabravissima, hai reso molto bene l'idea dell'atmosfera e l'ambiente, belle anche le foto, comlimenti!
K@tia: anche a me ha fatto piacere. Magari ci sarà un'occasione dove ci si potrà ritrovare con tutta la calma; lì era davvero impossibile!
RispondiEliminaMa come mi immaginavi? Sono curiosa...
Lydia: neanche a me era mai capitato il contrario! Ma sai, credo che il tuo smalto turbofigo sia il più famoso del web!! Impossibile non notarlo!
Sarah: avevo immaginato, quindi non preoccuparti! Certo che la si può sempre creare un'altra occasione! Baci
Zia Elle: andare con qualcuno altrettanto interessato all'argomento non può che raddoppiare il piacere della visita. Io ci sto!
Ps Allora, siamo d'accordo per il tè!!
quanto avrei voluto esserci anche io... *invidia* !!! bellissime le foto, davvero!
RispondiEliminati aspetto sul mio blog per sfogliare il pdf della raccolta "Il pane secco non si butta"... Buona giornata
Vale
che voglia di girovagare tra le bancarelle!!! ;)
RispondiEliminaDora, ti immaginavo una signora di mezza età molto chic, di quelle un po' borghesi, alta e con i capelli cortissimi e nerissimi (beh, non ci sono andata tanto lontana!) Non immaginavo assolutamente fossi una giovane studentessa, sono rimasta piacevolmente sorpresa! A presto!
RispondiEliminaCara Dora, abbiamo ricevuto il tuo messaggio e ti abbiamo inviato un sms dicendoti che ci saremmo potuti incontrare sabato ad Eataly, dato che al Salone noi ci siamo stati venerdì e ne siamo usciti distrutti fisicamente e satolli come otri! Non abbiamo ricevuto risposta, siamo rimasti all'interno di Eataly fino alle 15 più o meno, tanto per fare altri acquisti oltre a tutto quello che ci siamo portati a casa dal Salone!
RispondiEliminaAnche a noi è dispiaciuto molto non incontrarti, eravamo praticamente nella stessa zona, contiamo sulla prossima occasione, però ci dobbiamo organizzare meglio.
Le tue impressioni sul Salone sono molto simile alle nostre, venerdì era molto stipato comunque e anche fare le foto a volte è stata un'impresa, tanto che ne abbiamo una marea che sono venute mosse, non sai che rabbia!
La cucina di strada è piaciuta molto anche a noi e come te vorremmo che tra due anni la cosa si evolvesse e aumentassero il numero dei chioschi. Abbiamo mangiato di tutto di più, per non parlare di tutti gli assaggi d'olio che alla fine non ne potevamo più. Siamo usciti appesantiti dalle spese e con i piedi che ci facevano male.
Presto posteremo anche noi!
Un bacione
Sabrina&Luca
tutto bellissimo mi sarei sentito come nel paese dei balocchi! :) l'anno prox vengo anch'ioooooo!
RispondiEliminaK@tia: ah, ah!! Mi hanno sempre detto che sembro più grande di quella che sono, però sulla cinquantina no eh!! Il "molto chic" lo incasso volentieri (ovviamente non lo avresti detto se mi avessi vista mangiare la bombetta!)!!
RispondiEliminaSabrina&Luca: vi ho risposto da voi.
A quanto pare abbiamo fatto tutti la stessa fine!! Mal di piedi, pancia piena, pochissime foto e tanti acquisti!!
Però sapete cosa vi dico? Che per quanto mi sia dispiaciuto non aver fatto delle bellissime foto per un altrettanto bel reportage, sono stata ben lieta di lasciare a casa la macchinetta e godermi in tutta libertà (di movimento, soprattutto!) il Salone.
Andare per un solo giorno è davvero stancante e faticoso. Io neppure in due giorni son riuscita a fare tutto quanto avrei voluto. Ma è anche bello lasciarsi qualcosa in sospeso, così la prossima volta ci sarà ancora qualcosa da scoprire!
A tutti posso consigliare caldamente di tenersi liberi da impegni per la prossima edizione!!
RispondiEliminaDora, a dire il vero abbiamo pensato che eri dentro al Salone e che non ti eri accorta dell'sms! Quindi anche tu eri ad Eataly sabato? Pazzesco, noi ci siamo stati almeno tre ore, abbiamo anche mangiato due primi al tartufo, abbiamo vagato in lungo e in largo e abbiamo fatto spesa, ce ne siamo andati che erano quasi le 15!
RispondiEliminaNemmeno noi siamo riusciti a vedere tutto quanto, ma come dici tu questo sarà un ulteriore stimolo per tornare a Torino. Ci dovremo organizzare meglio anche per il Salone, perchè ci siamo caricati di prodotti e a portare tutto quel peso sai che fatica, ma d'altra parte come si fa a lasciare lì prodotti che da noi non si trovano? La prossima volta ci andremo per due giorni, il primo solo a guardare e il secondo a scattare foto e fare acquisti.
Ti lasciamo la nostra mail, ci rimandi il tuo nr di tel così ce lo appuntiamo e siamo sicuri che sia il nr giusto?
Baci da Sabrina&Luca
Grazie a questi reportage è un po' come essere stati lì...i profumi non arrivano purtroppo!
RispondiEliminaCiao Dora il tuo blog è molto particolare con un bellissimo "tocco" personale, il titolo che hai dato a questo post è infatti... molto giusto, ciao
RispondiEliminabuona giornata
Ho avuto modo di notare che questi "orti del salone" hanno colpito la maggior parte delle foofblogger che hanno partecipato... Dovevano essere veramente speciali!
RispondiEliminaUn abbraccio cara e grazie per questo resoconto dettagliato!
Ciao Dora, ho appena scoperto il tuo blog e ho avuto il piacere di leggere i tuoi pareri sul Salone del Gusto che assomigliano molto a quelli scritti da me.. Soprattutto ho notato che hai sottolineato anche tu la bottiglietta di Lurisia a soli 0,50 cent!! Complimenti per il blog!
RispondiEliminabellissimo blog
RispondiEliminaQuest'anno siamo mancati ma con il tuo post siamo riusciti ad assaporare un po' d'atmosfera! Felici di fare la tua conoscenza!
RispondiEliminafico&uva
Mi spiace doppiamente non averlo visitato: per il Salone in sé come evento e anche per non aver avuto la possibilità di conoscere una ragazza così sensibile e chic!!!!
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