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Con una leggera emozione e tanto entusiasmo mi accingo a scrivere il mio primo post. Ho pensato a lungo alla possibilità di creare questo spazio e spesso mi sono fermata allo start. Ma è bastato chiudere in un cassetto le mie manie di perfezionismo, mettermi davanti alla tastiera e lasciarmi avvolgere da quella leggiadra serenità che mi coccola quando sono ai fornelli, quando parlo del cibo, quando lo condivido. E' bastato lasciar scivolare sui tasti color lava le pulsazioni e le emozioni che provo quando cucino. Inizia qui il mio viaggio in questo mondo spiato a lungo e che, da oggi, spero di vivere con grande intensità.
La pasta alla puttanesca è uno dei piatti che, nella loro semplicità, riassumono i gusti della cucina partenopea. Pasta lunga, pomodorini, capperi e olive, per un sugo forse banale, ma gustato sempre fino all'ultima goccia, a suon di scarpetta. E probabilmente pochi altri piatti a casa mia competono con questo in quanto a rapidità di esecuzione e tasso di gradimento! Io vi propongo la ricetta della nonna, da sempre cuoca prescelta per questo piatto!
LINGUINE ALLA PUTTANESCA
Ingredienti per 4 persone:
400 g di linguine o altra pasta lunga
mezzo bicchiere d'olio extravergine d'oliva
2 spicchi d'aglio interi e schiacciati
una decina di pomodorini ciliegino
una manciata di capperi sottosale ben sciacquati
una decina di olive nere di Gaeta private del nocciolo
1 peperoncino
Portate a bollore abbondante acqua, salatela e calate la pasta.
Nel frattempo preparate il sugo. Fate rosolare aglio e peperoncino nell'olio per un paio di minuti, poi unite i capperi, i pomodorini ed infine le olive (tagliandole a metà, se preferite). Cuocete a fuoco allegro per una decina di minuti scarsi. Scolate la pasta al dente e fatela mantecare nel sugo aggiungendo, se necessario, un po' d'acqua di cottura. A piacere servite spolverando con del prezzemolo tritato finemente.
Del pomodorino schiacciato
Come da buona allieva della nonna, quando faccio la puttanesca non taglio mai i pomodorini con il coltello, ma li schiaccio leggermente con il palmo della mano. L'effetto è quello di avere dei pomodorini semi-aperti che cuocendo, non rilascino del tutto il loro sugo, restando belli appassiti fuori e umidi e golosi all'interno.
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